Taglio ai montepremi: Gli ippodromi dicono di no

Il Presidente del Coordinamento Ippodromi si augura che vengano presto ripresi i lavori di confronto con il Ministero che ha scelto di proseguire con tagli ai montepremi pari al 10% -come a maggio- nonostante le assicurazioni ricevute che i montepremi sarebbero rimasti simili al 2013. Non è piaciuta nel settore questa decisione poiché a venire penalizzata è sempre la filiera produttiva: allenatori, guidatori, proprietari ed allevatori.

Tutti insieme vedono diminuire le loro percentuali e questo non permetterà più la loro sopravvivenza: questa decisione distruggerà l’ippica e non si avrà più la possibilità di mantenere, far crescere, allevare i cavalli.

E’ il cavallo che permette a circa 30mila persone di portare avanti l’attività, il proprio mestiere e la propria passione ma con queste continue restrizioni non si saprà più dove poter mettere i cavalli che hanno dato lustro all’ippica italiana.

Nelle decisioni che il Ministero prende si dovrebbe non dimenticare che i concessionari e lo Stato hanno “campato” per anni con i cavalli e con questo sport che ha fatto incassare veramente tanti danari. Si è lasciato che l’intero comparto andasse “allo sfascio”, gli ippodromi diventassero fatiscenti, che la forza lavoro fosse dimezzata e che buona parte dei lavoratori usufruisse della cassa integrazione: perchè tutto questo e perchè nessuno ha fatto nulla?

Ci sono persone che hanno lavorato per 50 anni non potendo percepire quanto gli spetta per mancanza di fondi della cassa previdenza: non ci sono altri commenti da fare….il momento è veramente molto difficile, speriamo prevalga la buona volontà.

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