Maxi-Emendamento sui Giochi: Si respira fiducia

Ad alcuni senatori sembra abbia dato “fastidio” che al dibattito in Senato sia stata “sfilata” la possibilità di disquisire sul gioco d’azzardo, dato che questo rappresenta una delle fonti di maggiore entrata nella nuova finanziaria.

Sono molteplici le voci che si lamentano di questo: qualcuno asserisce che “ci si teneva” a fare un serio provvedimento relativo alla riduzione del  gioco nei Comuni, considerando che le entrate da questo comparto, previste dalla manovra 2016, sono basate su un importo di circa 600 milioni di euro per ogni anno, per i prossimi tre anni. Un altro senatore ha tenuto a precisare che non si condivide la copertura finanziaria di tutta la manovra, che complessivamente si assesta intorno ai 28 miliardi, e che comprende anche le nuove “licenze” per il gioco d’azzardo.

Tutte queste osservazioni, o critiche che dir si voglia, sono succedute all’ulteriore ricorso alla questione di fiducia anche riconoscendo da parte dei senatori l’impegno sin qui svolto: lavoro indubbiamente svolto bene e nel quale si è avuto sott’occhio il provvedimento da parte dei parlamentari, delle relatrici e del Governo che ha migliorato sensibilmente il tutto.

Rimangono però importanti nodi, le pensioni, le assunzioni al Sud, i beni confiscati alla mafia, l’uso contante ed i giochi d’azzardo. Argomenti che senz’altro il Governo intende affrontare profondamente nell’altro ramo del Parlamento e si spera che il disegno di Legge di Stabilità potrà acquisire maggiori “meriti” alla Camera: insomma “certi senatori” non sono “felici” della situazione attuale, della fiducia, del maxi emendamento ed attendono una “seconda lettura” in Senato.

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